Un test strumentale fa chiarezza sul calore prodotto dal nuovo iPad
A seguito delle varie segnalazioni relative al calore prodotto dal nuovo iPad, ritenuto da alcuni utenti eccessivo, è stato eseguito un test strumentale finalizzato a quantificare in maniera precisa l’effettivo calore generato
dalla componentistica interna del tablet. Il test ha permesso di
misurare la temperatura del tablet, mettendola a confronto con quella di
iPad 2. Sostanzialmente confermate le impressioni degli utenti, anche
se, come ricordato nella giornata di ieri, la produzione di calore non è
tale da determinare l’attivazione del sistema di sicurezza che
interviene in caso di surriscaldamento.
Per effettuare il rilevamento del calore prodotto dal nuovo iPad è stata utilizzata una fotocamera
a infrarossi, mentre per sottoporre a stress il device si è fatto
ricorso al benchmark GLBenchmark. Durante l’utilizzo con il benchmark il nuovo iPad, nel punto più caldo della scocca, ha raggiunto la temperatura di 33.6 gradi. Nelle stesse condizioni di utilizzo iPad 2 ha fatto arrestare il termometro a 28.3 gradi.
In sostanza il maggior calore prodotto dall’esemplare in prova è pari
al 18.7% (5.3 gradi) rispetto a quello generato dal precedente modello.
Le variabili del test sono ovviamente
legate ai sample utilizzati ed al fatto che nell’uso quotidiano non
sempre si verifica una condizione analoga a quella rappresentata nel
test. In senso assoluto il maggior calore prodotto potrà essere
percepito in maniera più o meno fastidiosa a seconda dei singoli utenti.
Anche questa prova sembra eliminare l’ipotesi di surriscaldamento che
può essere considerato un vero e proprio difetto. L’integrazione di una
GPU più prestante e del rinnovato display Retina produce come effetto
fisiologico una maggiore produzione di calore in determinate
circostanze. Sarà poi l’utente finale a giudicare quanto tale aspetto
possa inficiare la gradevolezza dell’esperienza d’uso.
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