sabato 24 marzo 2012

Nokia 808 Pureview: il sensore da 41 megapixel e gli effetti sulla gamma dinamica


Uno dei punti di forza della fotocamera del Nokia 808 Pureview riguarda la gamma dinamica; aspetto sino ad ora poco approfondito, ma che rappresenta un’altra prerogativa del nuovo cameraphone del produttore finlandese. Il termine sarà noto ai fotoamatori più esperti, mentre gli osservatori meno attenti potrebbero erroneamente scambiarlo per l’HDR, un artificio software per ovviare ai limiti dei sensori dalla dimensioni più ridotte. Cerchiamo di fare chiarezza in cosa si traduce la gamma dinamica estesa del Nokia Pureview 808.
Premessa fondamentale è chiarire che il termine “gamma dinamica” è l’equivalente digitale del concetto di “latitudine di posa” che si applica alla tradizionale pellicola. Per gamma dinamica si intende la capacità del sensore di riprodurre il maggior numero di toni intermedi, da quelli più scuri a quelli più chiari. Si parla quindi di gamma dinamica estesa quanto più i articolati sono i rapporti tra le zone di ombra e quelle di luce presenti nella scena. Un sensore con una gamma dinamica estesa è in grado di riprodurre, quindi, un maggior numero di dettagli nelle zone d’ombra ed in quelle di luce, rispetto ad un sensore con una gamma dinamica più ridotta.
Per ovviare ai limiti del sensore integrato nei camera phone si fa spesse volte ricorso all’HDR, un artificio software che combina insieme più scatti, con differenti esposizioni, per ottenere un unico frame con una gamma dinamica ampia.
Il sensore di 41 megapixel del Nokia 808 Pureview, che combina grazie alla tecnologia del pixel oversampling, 7 pixel per formare una sorta di “super pixel”, non solo porterà benefici in condizione di scarsa luminosità, ma renderà ancor più semplice ottenere scatti esposti correttamente anche in presenza in scene fortemente contrastate, come quella che mostriamo di seguito. Da notare che i dettagli del viso non mancano, pur essendo collocati in una zona d’ombra:


Il punto di forza del Nokia 808 Pureview rispetto agli smartphone concorrenti riguarda la constatazione del fatto che al risultato mostrato il device giunge senza ricorrere ad un HDR di tipo software, ma grazie alle caratteristiche del sensore.
Come nota a margine possiamo notare l’integrazione nel software di gestione della fotocamera  di uno strumento apprezzato dai fotoamatori, ovvero l’istogramma in tempo reale, che risulterà utile per ottenere un’esposizione corretta e per intervenire con i vari step di compensazione dell’esposizione (ved. screenshot in apertura).

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