Un team di scienziati dell’Università del Michigan sta lavorando su una nuova tecnologia che potrebbe rivoluzionare il mondo dei display per i dispositivi mobili (compresi PC Notebook e Tablet) ed in particolar modo la questione consumi. E’ noto a tutti infatti che un’importante percentuale dei consumi di un dispositivo è occupata dal display, e questo anche se quest’ultimo viene settato al minimo della sua luminosità. Gli studiosi, guidati dal Prof. Guo, stanno sviluppando schermi a iridescenza, ovviamente parliamo di display a colori ad alta risoluzione e riflessivi.
Tutto questo sarebbe possibile prendendo spunto dal fenomeno che accade nella coda di un pavone, cioè l’iridiscenza della stessa in base alla posizione delle varie scanalature e all’angolo con cui vengono colpite dalla luce. E’ noto a tutti infatti che queste ultime cambiano colore in base al punto da cui vengono osservate, variando quindi la lunghezza d’onda.
Il team sta studiando il comportamento della luce e la sua capacità di rimanere intrappolata in scanalature di nanotubi metallici, “fissando” in questo caso le varie lunghezze d’onda per restituire allo spettatore colori fedeli a prescindere dall’angolo di visuale. Il fenomeno è ripetibile utilizzando nanoscanalature più piccole della lunghezza d’onda della luce (e quindi dei singoli colori). Il risultato?
Potremmo avere schermi riflettenti ad alta risoluzione con un consumo nettamente inferiore a quelli luminosi, quindi maggiore autonomia dei device oltre alla possibilità di sfruttare questa tecnologia in ambito sicurezza e crittografia.
Potremmo avere schermi riflettenti ad alta risoluzione con un consumo nettamente inferiore a quelli luminosi, quindi maggiore autonomia dei device oltre alla possibilità di sfruttare questa tecnologia in ambito sicurezza e crittografia.
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