Vodafone non naviga certo in buone acque vedendo i risultati trimestrali dell’operatore e il 4G LTE potrebbe non bastare per risollevare la situazione. Una battuta di alcuni giorni fa delCEO Vittorio Colao non ha lasciato molto spazio ad interpretazioni fantasiose, con la nuova connettività definita come un ‘fenomeno di nicchia’, non proprio strettamente necessario:
Non ho visto i valori ma quando ho visitato un negozio dell’operatore (inglese)EE per scoprire quanto sia veloce (il loro 4G) tutto ciò che ho visto sonotechnofreaks. Non ho avuto alcuna chiamata da parte di amici, colleghi e aziende che abbiamo bisogno di Internet così veloce.
Una tale considerazione non può essere circoscritta al solo caso dell’operatore EE, uno tra i tanti che si stanno adeguando ai nuovi standard. Il CEO di un operatore importante come Vodafone scuote di certo i media se si lascia andare a tali considerazioni, ritenendo leprestazioni dell’attuale HSPA+ simili a quelle del 4G. In parte vero in parte no.
Noi pensiamo che le differenze di prestazioni tra una linea a 10Mbps ed una a 37.51Mbps o più siano importanti, a volte decisive se con internet si lavora, anche in mobilità. Che le prestazioni del 4G LTE siano attualmente pari a quelle dell’HSPA+ può essere anche vero, ma questo è causato anche dalle stime troppo ottimistiche sulle velocità di picco.
Vodafone sta tuttavia investendo sul 4G anche nel nostro paese, nonostante questo i numeri del 2012 restano impietosi, con i ricavi giù di 11.39 miliardi di sterline per una contrazione pari al 2%. Tra i paesi più in difficoltà permangono purtroppo Spagna e Italia che nell’anno appena concluso hanno fatto segnare un preoccupante -13.8%, spiegato da una nota ufficiale che scarica la responsabilità ad un ‘contesto macroeconomico difficile che ha determinato una minore propensione ai consumi, della forte pressione competitiva e del crescente impatto della riduzione delle tariffe di terminazione mobile‘.
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