
La strage del Connecticut ha aperto nuovamente una pseudo-crociata contro i videogiochi violenti. Molto probabilmente Barak Obama si è trovato alle strette a causa delle pressanti associazioni e dall’opinione pubblica, decidendo così di trovare una soluzione allo spinoso discorso.
Lo stesso Obama chiederà al congresso di finanziare una ricerca per di analizzare il rapporto tra violenza e videogiochi, proponendo inoltre di stanziare una cifra pari a dieci milioni di Dollari.
La scorsa settimana numerosi publisher e aziende dedicati alla creazione di software per l’intrattenimento videoludico hanno discusso a lungo con il vicepresidente Joe Binder, il quale ha apertamente dichiarato di trovarsi di fronte a una questione complessa che necessita di un approccio tutt’altro che semplicistico.
Da questo fatto parte la richiesta della sopra citata ricerca, la quale avrà come scopo lo studio dell’esistenza di un probabile nesso tra violenza e videogiochi, analizzando però la totalità dei media, senza quindi fossilizzarsi solamente nell’analisi del nostro amato hobby.
Siamo davvero curiosi di venire a conoscenza di quali risultati verranno a galla al termine dello studio, e soprattutto quali provvedimenti verranno presi. Speriamo solamente di non assistere a una specie di Proibizionismo Digitale, dato che lo stesso settore è spesso e volentieri al centro di numerose e infondate polemiche.
La caccia alle streghe continua? L’Italia seguirà l’esempio del presidente americano?
Nessun commento:
Posta un commento