Apple Store: le città propongono affitti bassi o nulli pur di accaparrarseli!

Il richiamo di un Apple Store può essere
così grande che le autorità locali fanno di tutto per addolcire la
trattativa con una delle più grandi società tecnologiche del mondo. Si è
arrivati anche a rinunciare agli affitti e alle tasse pur di avere un
Apple Store nella propria area. Ecco alcune testimonianze.
I negozi retail di Apple sono in piena espansione. Nel suo secondo trimestre finanziario (fino a marzo 2012), l’azienda
ha visto un aumento delle vendite del 90 per cento, superando qualsiasi
record con 24,67 miliardi di dollari di fatturato trimestrale e 5,99
miliardi di dollari in profitti.
Oltre 71 milioni di clienti hanno visitato i negozi di Apple tra gennaio e marzo,
con un incremento di 28 milioni rispetto all’anno precedente. Il
calpestio impressionante di Apple sta dimostrando di essere un
catalizzatore per la spesa al dettaglio nelle zone in cui si trovano i
negozi della mela.
Un recente rapporto di ABC News afferma che Apple sta per aprire un nuovo negozio a Salt Lake City,
situato nella città di Creek. L’azienda ha già un negozio nella città
dello Utah, ma grazie a quello che sembra essere un incentivo importante
al dettaglio, si può aprire un nuovo negozio entro la fine dell’anno.
Qual è il grande incentivo? Secondo
fonti della ABC, City Creek ha offerto un “pacchetto concessione
importante” con cinque anni di “noleggio gratuito”.
La verità è che gli agenti immobiliari e le autorità locali sanno che quando
un Apple Store si apre in una zona, i consumatori provengono da zone
limitrofe per guardare i prodotti, chiedere assistenza e spendere soldi
per l’elettronica di lusso. In parole povere, si fa spesa in quella città e magari ci si ferma lì per mangiare qualcosa o per fare shopping.
Nel frattempo, il contratto di locazione di Apple non è stato visionato (e probabilmente non lo sarà). Lo store di New York Grand Central Terminal,
uno degli ultimi grandi negozi di Apple, secondo indiscrezioni, paga un
terzo di ciò che viene pagato da altri rivenditori e ristoranti della
zona.

In realtà, il contratto di locazione sta
costando ad Apple una cifra vicina ai 60 dollari al metro quadrato, a
fronte dei 200 pagati in media da altri commercianti. Ma il successo di
Apple è stato apprezzato dalle altre società del Terminal che ne hanno
beneficiato. In sole sette settimane, il nuovo negozio Apple di New York ha aiutato ad incrementare le vendite di un ristorante del 7%.
Questo ristorante, The Steakhouse,
attribuisce l’incremento al negozio vicino Apple: “Il salto è avvenuto
solo dopo che Apple ha aperto”. Insomma, il fascino e il potere del
marchio Apple riescono a dare nuova linfa anche ad altri
operatori. Paradossalmente, Apple sta mostrando segni di rallentamento
nell’espansione dei suoi retail, nonostante la media di 22.000 clienti
per negozio a settimana. Naturalmente, l’obiettivo è quello di aumentare
ulteriormente questa cifra.
Nel 2012, l’azienda di Cupertino ha programmato di aprire 40 nuovi negozi, tra cui uno in Cina, forse il suo mercato più importante. Per facilitare questo, Apple
ha stanziato 900 milioni di dollari per i suoi nuovi punti vendita,
alcuni dei quali sono stati confermati (Germania, Spagna, Francia e
Australia).
Nessun commento:
Posta un commento