domenica 20 maggio 2012

Apple Store: le città propongono affitti bassi o nulli pur di accaparrarseli!




Il richiamo di un Apple Store può essere così grande che le autorità locali fanno di tutto per addolcire la trattativa con una delle più grandi società tecnologiche del mondo. Si è arrivati anche a rinunciare agli affitti e alle tasse pur di avere un Apple Store nella propria area. Ecco alcune testimonianze.
I negozi retail di Apple sono in piena espansione. Nel suo secondo trimestre finanziario (fino a marzo 2012), l’azienda ha visto un aumento delle vendite del 90 per cento, superando qualsiasi record con 24,67 miliardi di dollari di fatturato trimestrale e 5,99 miliardi di dollari in profitti.
Oltre 71 milioni di clienti hanno visitato i negozi di Apple tra gennaio e marzo, con un incremento di 28 milioni rispetto all’anno precedente. Il calpestio impressionante di Apple sta dimostrando di essere un catalizzatore per la spesa al dettaglio nelle zone in cui si trovano i negozi della mela.
Un recente rapporto di ABC News afferma che Apple sta per aprire un nuovo negozio a Salt Lake City, situato nella città di Creek. L’azienda ha già un negozio nella città dello Utah, ma grazie a quello che sembra essere un incentivo importante al dettaglio, si può aprire un nuovo negozio entro la fine dell’anno.
Qual è il grande incentivo? Secondo fonti della ABC, City Creek ha offerto un “pacchetto concessione importante” con cinque anni di “noleggio gratuito”.
La verità è che gli agenti immobiliari e le autorità locali sanno che quando un Apple Store si apre in una zona, i consumatori provengono da zone limitrofe per guardare i prodotti, chiedere assistenza e spendere soldi per l’elettronica di lusso. In parole povere, si fa spesa in quella città e magari ci si ferma lì per mangiare qualcosa o per fare shopping.
Nel frattempo, il contratto di locazione di Apple non è stato visionato (e probabilmente non lo sarà). Lo store di New York Grand Central Terminal, uno degli ultimi grandi negozi di Apple, secondo indiscrezioni, paga un terzo di ciò che viene pagato da altri rivenditori e ristoranti della zona.





In realtà, il contratto di locazione sta costando ad Apple una cifra vicina ai 60 dollari al metro quadrato, a fronte dei 200 pagati in media da altri commercianti. Ma il successo di Apple è stato apprezzato dalle altre società del Terminal che ne hanno beneficiato. In sole sette settimane, il nuovo negozio Apple di New York ha aiutato ad incrementare le vendite di un ristorante del 7%.
Questo ristorante, The Steakhouse, attribuisce l’incremento al negozio vicino Apple: “Il salto è avvenuto solo dopo che Apple ha aperto”. Insomma, il fascino e il potere del marchio Apple riescono a dare nuova linfa anche ad altri operatori. Paradossalmente, Apple sta mostrando segni di rallentamento nell’espansione dei suoi retail, nonostante la media di 22.000 clienti per negozio a settimana. Naturalmente, l’obiettivo è quello di aumentare ulteriormente questa cifra.
Nel 2012, l’azienda di Cupertino ha programmato di aprire 40 nuovi negozi, tra cui uno in Cina, forse il suo mercato più importante. Per facilitare questo, Apple ha stanziato 900 milioni di dollari per i suoi nuovi punti vendita, alcuni dei quali sono stati confermati (Germania, Spagna, Francia e Australia).

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