Sniper Elite V2: recensione completa by Games.inc

Annunciato e discusso già da prima del
lancio su queste pagine, Sniper Elite V2 rappresenta il ritorno dei
cecchini inversione digitale su console.
Un gioco particolare per la sua
vocazione: dite addio alle frenetiche sparatorie, dite addio a armi a
profusione, proiettili come se piovesse, scudi, armature e campi di
forza. Storpiando una frase di Garibaldi (attribuitagli dallo scrittore
Abba): “Nino, qui si fa il cecchino o si muore”!
Sniper Elite V2 è infatti un
one-man-show diverso dal solito. Se in titoli come Halo, Call of Duty o
Battlefiel il protagonista ha a disposizione potenziamenti fisici o armi
all’ultimo grido, in SE V2 vestiremo i panni di un semplice uomo privo
dell’ultima tecnologia, privo di poteri e forte solamente di un braccio
fermo, polmoni d’acciaio e occhi di falco.
La storia
Il contesto è quello della seconda
guerra mondiale, dipinta in un momento diverso da quello che
caratterizza molte produzioni ambientate durante il conflitto. I passi
felpati del nostro cecchino, infatti, calcano una Germania (Berlino e
dintorni) in fiamme, dove le macerie spesso offrono pochi posti dove
nascondersi e dove la macchina da guerra tedesca, spinta alla
disperazione dopo le sconfitte degli alleati a ovest e dei russi a est.
Le alte sfere del Terzo Reich preparano
bombardamenti a tappeto verso le capitali europee e studiano insieme a
parte delle forze russe un’offensiva letale in grado di aggiungere alla
devastazione del missile quella di un gas letale.
Può un uomo solo fermare tutto questo
armato di un fucile di precisione e di una manciata di proiettili
sparati da qualche centinaio di metri di distanza?
Sniper Elite V2 mette nelle nostre mani il destino del mondo nelle fasi finali della Seconda Guerra Mondiale e lo fa con un gameplay fortemente votato allo sniping come fa facilmente intuire il titolo stesso.
Superato un breve tutoria che ci
catapulta già nel mezzo dell’azione nonostante ci insegni i fondamentali
del gioco (utilizzo di bombe e trappole, camminata silenziosa e
posizionamento nei punti tattici di tiro), SE V2 ci abbandona a noi
stessi, facendoci ben percepire l’inquietudine e la solitudine alle
quali si può trovare di fronte uno sniper, solo dietro le linee nemiche.
A disposizione del giocatore troviamo tre tipologie di armi: un fucile d’assalto, un fucile di precisione e una pistola con silenziatore. A corredo avremo anche mine a inciampo, trappole esplosive, granate e altri gadget simili.
Precisiamo subito una cosa: nonostante
l’arsenale per molti puristi del cecchinaggio possa sembrare eccessivo
(specie quelli che non portano altra dotazione se non un binocolo, un
fucile e una pistola), nel gioco ci troveremo a utilizzare
principalmente fucile, pistole e mine a inciampo per proteggere la
nostra postazione e la fuga.
Lungo tutti i livelli il gameplay ci mette di fronte a varie situazioni
dove sarà fondamentale muoversi con calma, evitare gli sguardi nemici e
sfruttare i rumori ambientali (un bombardamento, una sirena ecc) per
nascondere il rumore del colpo.
Già a difficoltà media è infatti facile
venire scoperti se ci si approccia al gioco come faremmo per altre
tipologie di sparatutto e con il settaggio più difficile diventeremo
facile mira di truppe di terra, carri armati e cecchini nemici.

Oltre ai classici preset dei livelli di difficoltà, Sniper
Elite V2 permette di regolare le impostazioni sul tiro e sulla mira,
abilitando ad esempio la balistica (dove distanza, vento e gravità
influiranno sul colpo) o la stabilità nella mira fino a renderla
realistica e dipendente da riempimento e svuotamento dei polmoni.
In questo SE V2 è davvero tendente al realismo
e non ci permetterà, giustamente, di trattenere il respiro dopo aver
corso o mentre si recuperano le forze dopo i colpi nemici (attenzione
che saranno davvero pochi quelli che potremo “assorbire” prima del
fatidico game over).
Se nella modalità più facile basterà
quindi centrare l’obbiettivo nel mirino e affidarsi all’artefatta
traiettoria lineare, in quella con la balistica attivata dovremo
calcolare qualche tacca di deviazione (in entrambi gli assi orizzontale e
verticale).
A indicarci come e dove mirare, però,
non troveremo strumenti particolari ma semplicemente il primo colpo (o
pezzi di carta trascinati in aria) come riferimento per il vento e
l’esperienza per distanze e gravità. A venire incontro ai meno esperti,
però, c’è un’opzione attivabile che può essere sfruttata durante il
“tempo di concentrazione”.
Il tempo di concentrazione è un
sistema utilizzato dagli sviluppatori per simulare le caratteristiche di
concentrazione e mira proprie dell’allenamento di un cecchino.
Attivabile sotto i 65 battiti al minuto, questa funzione effettua un
leggero zoom (che rispecchia la vista acuta dello sniper) e un leggero
rallentamento dell’azione che permette di focalizzare meglio il
bersaglio e stabilizzare completamente il fucile.
Tutto questo dura per pochissimi istanti
(2/3 secondi massimo) e richiede poi lo svuotamento dei polmoni per
poter essere riattivato.
Utilizzando gli aiuti tattici, durante
il tempo di concentrazione vedremo apparire nel mirino un quadratino
rosso che andrà sempre più rimpicciolendosi e mostrerà la deviazione tra
centro del mirino e punto di mira richiesto dalle condizioni di vento e
distanza.

Questa semplice funzionalità permette a
un pubblico più vasto di godere del sano “cecchinaggio” offerto da
Sniper Elite V2, addestrando il giocatore inesperto che potrà poi
decidere di giocare senza gli aiuti nell’interfaccia.
Continuando a parlare del fucile da
cecchino, dato l’utilizzo intenso di quest’arma gli sviluppatori hanno
inserito una mira a corto raggio che non sfrutta l’ottica e che si
ottiene premendo a metà corsa il pulsante posteriore sinistro del pad
(LT su Xbox 360 per intenderci).
Una pressione completa ci fa guardare
direttamente nel mirino che, a seconda del modello offrirà fino a un
massimo di tre step di ingrandimento (attivabile con il tasto “su” del
cursore direzionale). Per questo in SE V2 diventa fondamentale
l’utilizzo del binocolo, semplice ingrandimento per studiare la zona con
gli aiuti disabilitati o utile strumento per “marchiare” i nemici
quando si attivano le facilitazioni della UI. In questo caso, una volta
individuati e contrassegnati i bersagli, anche senza binocolo vedremo i
cursori muoversi in concomitanza con i nemici.
Inutile dire che l’esperienza più
realistica vi restituirà soddisfazioni enormi quando riuscirete a
centrare un occhio, i testicoli, il cuore o la granata appesa alla
cintura dei nemici. Una delle caratteristiche più sceniche di Sniper
Elite V2, infatti, è la la killcam, la possibilità di seguire il proiettile nei colpi migliori
e vedere, man mano che si avvicinaal bersaglio, una radiografia della
parte dove va a colpire mostrando l’organo interessato sfracellarsi in
slow motion. Una scenetta che non annoia mai neanche dopo molte ore di
gioco!
Grafica e AI
Posto che Sniper Elite V2 è un titolo
che avrebbe potuto regalarci la sua magia anche con una grafica da “old
generation”, il lavoro fatto dagli sviluppatori è più che buono anche se
le texture non brillano per qualità e, raramente a onor del vero, si
può incappare in fastidiosi glitch.
Difetti marginali se si considera che illuminazione e effetti sono di ottima qualità e che il design della ambientazioni è qualcosa di magistrale.
Berlino distrutta offre scorci che rischiano di farci distrarre dalla
missione primaria e un level design ricco di nascondigli, vie nascoste e
passaggi attraverso gli edifici completa l’opera restituendoci
l’impressione di trovarci davvero dietro le linee nemiche e di avere in
mano la scelta sulla tattica da affrontare per abbattere i nemici.
Dove SE V2 pecca, però, è nell’intelligenza artificiale:
anche impostando il livello dei nemici sul massimo della difficoltà,
l’AI non riesce a raggiungere la qualità di altre produzioni
videoludiche. Gli avversari cercano si copertura e si buttano a terra/al
riparo non appena saranno allertati dal nostro primo colpo ma sembrano
legati a binari quando si tratta di muoversi.

I cecchini si spostano in linea retta
tra le varie finestre del piano dove si trovano, i veicoli puntano e
sparano nell’ultima posizione nella quale ci avvistano e le truppe
correranno tra i vari ripari cercando di raggiungere la nostra
posizione, sfruttando solo in rari casi il fuoco di copertura offerto
dagli alleati.
Nonostante una certa “rigidità” dei
nostri avversari, però, Sniper Elite V2 è comunque in grado di offrirci
un buon livello di sfida e a modalità difficile non rischia mai di
annoiare o diventare un’esercitazione al poligono di tiro.
Sebbene offra la possibilità di farsi
avanti con il fucile d’assalto, SE V2 metterà in crisi chi ci proverà.
All’inizio della missione avremo a disposizione un caricatore da 30
colpi e le munizioni non sono così facili da trovare. Anche raccogliendo
i fucili dei nemici, infatti, avremo tra 1 e 6 colpi per nemico, cosa
che farà riconsiderare l’uso del fucile di precisione anche a chi
preferisce gettarsi nella mischia.
Multiplayer
Se fin qui il lavoro svolto dagli
sviluppatori è egregio, il multiplayer non è dei più completi in quanto a
modalità, soprattutto per l’assenza dello split screen: la cooperativa è disponibile solo online via Xbox Live.
Oltre a questa modalità, dove entrambi i giocatori possono giocare nella campagna principale, la modalità più interessante delle tre disponibili è “Osservazione” che rispecchia il lavoro del cecchino con la massima fedeltà.
Un giocatore, infatti, imbraccerà un
fucile di precisione e avrà una zona rialzata dove potersi muovere entro
certi limiti. Il secondo player, invece, avrà fucile d’assalto e
binocolo e dovrà fare da spotter per il cecchino e muoversi nella mappa
per completare degli obbiettivi come piazzare cariche esplosive o
recuperare documenti dai nemici.

Una modalità molto interessante che,
però, finirà spesso con la maggior parte del punteggio attribuito al
cecchino, più facilitato dell’assaltatore a far punti. Come suggerimento
agli sviluppatori lanciamo la possibilità di attribuire un punteggio
per i nemici contrassegnati dal player senza fucile di precisione.
Completano il multiplayer la modalità
“somma uccisioni” (classica orda) e “bombardamento” che richiede la
collaborazione dei due giocatori per recuperare parti da assemblare
prima dello scadere del timer.
Conclusioni
Sniper Elite V2 esce bene dopo la nostra
accurata e lunga sessione di test. Nonostante si tratti di un gioco
destinato a una nicchia, gli sviluppatori sono riusciti a scalare la
difficoltà per renderlo apprezzabile a un pubblico molto più vasto.
Grafica di buona qualità, gameplay di ottimo livello e una cura nei minimi dettagli rendono questa produzione un must per gli appassionati degli sparatutto e i pochi difetti rilevati spariscono di fronte al coinvolgimento che il titolo riesce a trasmettere.
La campagna in single player ha una
longevità discreta ed è da giocare rigorosamente alla massima difficoltà
e con la balistica attivata se si vuole vivere l’esperienza per cui è
pensato il gioco. A seconda della vostra abilità, con i settaggi più
difficili potrete concluderla tra le 8 e le 11 ore.
- Grafica: 8.5, adeguata al titolo, ottime ambientazioni, qualche pecca in texture e animazioni
- Gameplay: 8, IL gioco del cecchino, campagna con longevità nella media, ottima l’idea della killcam. Una IA migliore avrebbe portato il punteggio a 9.
- Audio: 9.5, ottimi gli effetti e coinvolgenti le musiche
- Multiplayer: 6.5, per noi l’assenza di split screen nelle produzioni moderne è ingiustificabile, specie per uno sparatutto. Stessa considerazione per l’assenza della coop LAN a più giocatori. Poche mappe e modalità online, speriamo in DLC (magari gratuiti).
Voto per gli appassionati di cecchinaggio: 9
Voto per tutti gli altri: 8

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