giovedì 17 maggio 2012

Sniper Elite V2: recensione completa by Games.inc



Annunciato e discusso già da prima del lancio su queste pagine, Sniper Elite V2 rappresenta il ritorno dei cecchini inversione digitale su console.
Un gioco particolare per la sua vocazione: dite addio alle frenetiche sparatorie, dite addio a armi a profusione, proiettili come se piovesse, scudi, armature e campi di forza. Storpiando una frase di Garibaldi (attribuitagli dallo scrittore Abba): “Nino, qui si fa il cecchino o si muore”!
Sniper Elite V2 è infatti un one-man-show diverso dal solito. Se in titoli come Halo, Call of Duty o Battlefiel il protagonista ha a disposizione potenziamenti fisici o armi all’ultimo grido, in SE V2 vestiremo i panni di un semplice uomo privo dell’ultima tecnologia, privo di poteri e forte solamente di un braccio fermo, polmoni d’acciaio e occhi di falco.
La storia
Il contesto è quello della seconda guerra mondiale, dipinta in un momento diverso da quello che caratterizza molte produzioni ambientate durante il conflitto. I passi felpati del nostro cecchino, infatti, calcano una Germania (Berlino e dintorni) in fiamme, dove le macerie spesso offrono pochi posti dove nascondersi e dove la macchina da guerra tedesca, spinta alla disperazione dopo le sconfitte degli alleati a ovest e dei russi a est.
Le alte sfere del Terzo Reich preparano bombardamenti a tappeto verso le capitali europee e studiano insieme a parte delle forze russe un’offensiva letale in grado di aggiungere alla devastazione del missile quella di un gas letale.
Può un uomo solo fermare tutto questo armato di un fucile di precisione e di una manciata di proiettili sparati da qualche centinaio di metri di distanza?
Gameplay
Sniper Elite V2 mette nelle nostre mani il destino del mondo nelle fasi finali della Seconda Guerra Mondiale e lo fa con un gameplay fortemente votato allo sniping come fa facilmente intuire il titolo stesso.
Superato un breve tutoria che ci catapulta già nel mezzo dell’azione nonostante ci insegni i fondamentali del gioco (utilizzo di bombe e trappole, camminata silenziosa e posizionamento nei punti tattici di tiro), SE V2 ci abbandona a noi stessi, facendoci ben percepire l’inquietudine e la solitudine alle quali si può trovare di fronte uno sniper, solo dietro le linee nemiche.
A disposizione del giocatore troviamo tre tipologie di armi: un fucile d’assalto, un fucile di precisione e una pistola con silenziatore. A corredo avremo anche mine a inciampo, trappole esplosive, granate e altri gadget simili.
Precisiamo subito una cosa: nonostante l’arsenale per molti puristi del cecchinaggio possa sembrare eccessivo (specie quelli che non portano altra dotazione se non un binocolo, un fucile e una pistola), nel gioco ci troveremo a utilizzare principalmente fucile, pistole e mine a inciampo per proteggere la nostra postazione e la fuga.
Lungo tutti i livelli il gameplay ci mette di fronte a varie situazioni dove sarà fondamentale muoversi con calma, evitare gli sguardi nemici e sfruttare i rumori ambientali (un bombardamento, una sirena ecc) per nascondere il rumore del colpo.
Già a difficoltà media è infatti facile venire scoperti se ci si approccia al gioco come faremmo per altre tipologie di sparatutto e con il settaggio più difficile diventeremo facile mira di truppe di terra, carri armati e cecchini nemici.




Oltre ai classici preset dei livelli di difficoltà, Sniper Elite V2 permette di regolare le impostazioni sul tiro e sulla mira, abilitando ad esempio la balistica (dove distanza, vento e gravità influiranno sul colpo) o la stabilità nella mira fino a renderla realistica e dipendente da riempimento e svuotamento dei polmoni.
In questo SE V2 è davvero tendente al realismo e non ci permetterà, giustamente, di trattenere il respiro dopo aver corso o mentre si recuperano le forze dopo i colpi nemici (attenzione che saranno davvero pochi quelli che potremo “assorbire” prima del fatidico game over).
Se nella modalità più facile basterà quindi centrare l’obbiettivo nel mirino e affidarsi all’artefatta traiettoria lineare, in quella con la balistica attivata dovremo calcolare qualche tacca di deviazione (in entrambi gli assi orizzontale e verticale).
A indicarci come e dove mirare, però, non troveremo strumenti particolari ma semplicemente il primo colpo (o pezzi di carta trascinati in aria) come riferimento per il vento e l’esperienza per distanze e gravità. A venire incontro ai meno esperti, però, c’è un’opzione attivabile che può essere sfruttata durante il “tempo di concentrazione”.
Il tempo di concentrazione è un sistema utilizzato dagli sviluppatori per simulare le caratteristiche di concentrazione e mira proprie dell’allenamento di un cecchino. Attivabile sotto i 65 battiti al minuto, questa funzione effettua un leggero zoom (che rispecchia la vista acuta dello sniper) e un leggero rallentamento dell’azione che permette di focalizzare meglio il bersaglio e stabilizzare completamente il fucile.
Tutto questo dura per pochissimi istanti (2/3 secondi massimo) e richiede poi lo svuotamento dei polmoni per poter essere riattivato.
Utilizzando gli aiuti tattici, durante il tempo di concentrazione vedremo apparire nel mirino un quadratino rosso che andrà sempre più rimpicciolendosi e mostrerà la deviazione tra centro del mirino e punto di mira richiesto dalle condizioni di vento e distanza.




Questa semplice funzionalità permette a un pubblico più vasto di godere del sano “cecchinaggio” offerto da Sniper Elite V2, addestrando il giocatore inesperto che potrà poi decidere di giocare senza gli aiuti nell’interfaccia.
Continuando a parlare del fucile da cecchino, dato l’utilizzo intenso di quest’arma gli sviluppatori hanno inserito una mira a corto raggio che non sfrutta l’ottica e che si ottiene premendo a metà corsa il pulsante posteriore sinistro del pad (LT su Xbox 360 per intenderci).
Una pressione completa ci fa guardare direttamente nel mirino che, a seconda del modello offrirà fino a un massimo di tre step di ingrandimento (attivabile con il tasto “su” del cursore direzionale). Per questo in SE V2 diventa fondamentale l’utilizzo del binocolo, semplice ingrandimento per studiare la zona con gli aiuti disabilitati o utile strumento per “marchiare” i nemici quando si attivano le facilitazioni della UI. In questo caso, una volta individuati e contrassegnati i bersagli, anche senza binocolo vedremo i cursori muoversi in concomitanza con i nemici.
Inutile dire che l’esperienza più realistica vi restituirà soddisfazioni enormi quando riuscirete a centrare un occhio, i testicoli, il cuore o la granata appesa alla cintura dei nemici. Una delle caratteristiche più sceniche di Sniper Elite V2, infatti, è la la killcam, la possibilità di seguire il proiettile nei colpi migliori e vedere, man mano che si avvicinaal bersaglio, una radiografia della parte dove va a colpire mostrando l’organo interessato sfracellarsi in slow motion. Una scenetta che non annoia mai neanche dopo molte ore di gioco!
Grafica e AI
Posto che Sniper Elite V2 è un titolo che avrebbe potuto regalarci la sua magia anche con una grafica da “old generation”, il lavoro fatto dagli sviluppatori è più che buono anche se le texture non brillano per qualità e, raramente a onor del vero, si può incappare in fastidiosi glitch.
Difetti marginali se si considera che illuminazione e effetti sono di ottima qualità e che il design della ambientazioni è qualcosa di magistrale. Berlino distrutta offre scorci che rischiano di farci distrarre dalla missione primaria e un level design ricco di nascondigli, vie nascoste e passaggi attraverso gli edifici completa l’opera restituendoci l’impressione di trovarci davvero dietro le linee nemiche e di avere in mano la scelta sulla tattica da affrontare per abbattere i nemici.
Dove SE V2 pecca, però, è nell’intelligenza artificiale: anche impostando il livello dei nemici sul massimo della difficoltà, l’AI non riesce a raggiungere la qualità di altre produzioni videoludiche. Gli avversari cercano si copertura e si buttano a terra/al riparo non appena saranno allertati dal nostro primo colpo ma sembrano legati a binari quando si tratta di muoversi.




I cecchini si spostano in linea retta tra le varie finestre del piano dove si trovano, i veicoli puntano e sparano nell’ultima posizione nella quale ci avvistano e le truppe correranno tra i vari ripari cercando di raggiungere la nostra posizione, sfruttando solo in rari casi il fuoco di copertura offerto dagli alleati.
Nonostante una certa “rigidità” dei nostri avversari, però, Sniper Elite V2 è comunque in grado di offrirci un buon livello di sfida e a modalità difficile non rischia mai di annoiare o diventare un’esercitazione al poligono di tiro.
Sebbene offra la possibilità di farsi avanti con il fucile d’assalto, SE V2 metterà in crisi chi ci proverà. All’inizio della missione avremo a disposizione un caricatore da 30 colpi e le munizioni non sono così facili da trovare. Anche raccogliendo i fucili dei nemici, infatti, avremo tra 1 e 6 colpi per nemico, cosa che farà riconsiderare l’uso del fucile di precisione anche a chi preferisce gettarsi nella mischia.
Multiplayer
Se fin qui il lavoro svolto dagli sviluppatori è egregio, il multiplayer non è dei più completi in quanto a modalità, soprattutto per l’assenza dello split screen: la cooperativa è disponibile solo online via Xbox Live.
Oltre a questa modalità, dove entrambi i giocatori possono giocare nella campagna principale, la modalità più interessante delle tre disponibili è “Osservazione” che rispecchia il lavoro del cecchino con la massima fedeltà.
Un giocatore, infatti, imbraccerà un fucile di precisione e avrà una zona rialzata dove potersi muovere entro certi limiti. Il secondo player, invece, avrà fucile d’assalto e binocolo e dovrà fare da spotter per il cecchino e muoversi nella mappa per completare degli obbiettivi come piazzare cariche esplosive o recuperare documenti dai nemici.




Una modalità molto interessante che, però, finirà spesso con la maggior parte del punteggio attribuito al cecchino, più facilitato dell’assaltatore a far punti. Come suggerimento agli sviluppatori lanciamo la possibilità di attribuire un punteggio per i nemici contrassegnati dal player senza fucile di precisione.
Completano il multiplayer la modalità “somma uccisioni” (classica orda) e “bombardamento” che richiede la collaborazione dei due giocatori per recuperare parti da assemblare prima dello scadere del timer.
Conclusioni
Sniper Elite V2 esce bene dopo la nostra accurata e lunga sessione di test. Nonostante si tratti di un gioco destinato a una nicchia, gli sviluppatori sono riusciti a scalare la difficoltà per renderlo apprezzabile a un pubblico molto più vasto.
Grafica di buona qualità, gameplay di ottimo livello e una cura nei minimi dettagli rendono questa produzione un must per gli appassionati degli sparatutto e i pochi difetti rilevati spariscono di fronte al coinvolgimento che il titolo riesce a trasmettere.
La campagna in single player ha una longevità discreta ed è da giocare rigorosamente alla massima difficoltà e con la balistica attivata se si vuole vivere l’esperienza per cui è pensato il gioco. A seconda della vostra abilità, con i settaggi più difficili potrete concluderla tra le 8 e le 11 ore.
  • Grafica: 8.5, adeguata al titolo, ottime ambientazioni, qualche pecca in texture e animazioni
  • Gameplay: 8, IL gioco del cecchino, campagna con longevità nella media, ottima l’idea della killcam. Una IA migliore avrebbe portato il punteggio a 9.
  • Audio: 9.5, ottimi gli effetti e coinvolgenti le musiche 
  • Multiplayer: 6.5, per noi l’assenza di split screen nelle produzioni moderne è ingiustificabile, specie per uno sparatutto. Stessa considerazione per l’assenza della coop LAN a più giocatori. Poche mappe e modalità online, speriamo in DLC (magari gratuiti).
Voto per gli appassionati di cecchinaggio: 9
Voto per tutti gli altri: 8
 
 

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