HTC Desire C: primi benchmark del nuovo protagonista della fascia entry-level

HTC Desire C è stato presentato ufficialmente solo da due giorni, ma è già stato sottoposto agli immancabili test basati sui più diffusi benchmark.
Anche se è ormai risaputo che i benchmark non riescono a rappresentare
l’effettiva esperienza d’uso del device, nel caso dell’HTC Desire C
offrono ugualmente degli utili spunti di riflessione. HTC Desire C è,
infatti, uno dei primi smartphone di fascia entry level basato sul
sistema operativo Ice Cream Sandwich e non rinuncia ad integrare l’interfaccia utente personalizzata Sense 4.
I benchmark appaiono, quindi, utili per inziare a valutare come il
connubio del sistema operativo con la UI personalizzata da HTC incide
sulle prestazioni. Altrettanto interessante è poi il confronto alcuni
precedenti modelli di HTC. Il recente Desire C si colloca a metà strada
tra il Desire S, smartphone di fascia medio-alta della precedente
line-up, e il Wildfire S, un device del quale il Desire C raccoglie
l’eredità tenuto conto della categoria di appartenenza e del
form-factor.
HTC Desire C è dotato di processore Qualcomm Snapdragon S1 con frequenza di funzionamento pari a 600 MHz ed integra 512 MB di RAM. Le prestazioni ottenute con i benchmark Quadrant e AnTuTu sono state le seguenti: 1552 punti in Quadrant e 1929 in con AnTuTu:

Per avere un parametro di riferimento, nel benchmark AnTuTu HTC Desire S e HTC Wildfire S hanno ottenuto rispettivamente 2627 e 1522 punti.
Il nuovo HTC Desire C, stando ai risultati delle prime prove offrirebbe
un indice di prestazioni intermedio tra i due device ed anche se
incapace di raggiungere HTC Desire S (che in ogni caso è un modello di
fascia media), offre un interessante boost di prestazioni rispetto al
Wildifire S. Le impressioni d’uso reali potranno essere ovviamente
ancora migliori rispetto a quanto rappresentato dai benchmark.
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