Nuovo iPad, produzione in calo in Cina: Flop di Vendite o nuove fabbriche in Brasile?
Il giornale taiwanese WantChinaTimes sostiene che la produzione di nuovi iPad nelle catene di montaggio di Shenzhen stia rallentando e che gli operai del settore Apple abbiano sempre “meno da fare”. Potrebbe trattarsi di un trend negativo di vendite
dell’ultimo tablet Apple, subito dopo il lancio record del prodotto, ma
un’altra più plausibile motivazione potrebbe essere l’avvio della
produzione di nuovi iPad nelle fabbriche brasiliane della Foxconn, già pronte dall’autunno scorso e in attesa dei permessi necessari.
WantChinaTimes
sarebbe giunto alla conclusione sopra indicata dopo un’intervista di un
presunto dipendente della catena di montaggio Foxconn addetta alla
produzione del nuovo iPad di Apple. Nell’ultimo mese l’impiegato ha già
ricevuto 10 giorni di ferie, con la conseguente diminuzione della sua
paga mensile che sarebbe scesa sotto i 2000 yuan ($317). A detta di
questa non meglio precisata fonte, il numero di iPad da assemblare starebbe diminuendo di giorno in giorno dall’inizio del nuovo mese. Queste le sue parole:
“La produzione di massa del nuovo iPad è partita dai primi dell’anno. All’inizio lavoravamo otto ore al giorno, a volte con due ore di straordinari se richiesto. Assemblavamo 1000 iPad in 10 ore. A febbraio producevamo dai 150 ai 180 iPad per ora. Tuttavia, verso marzo, qualche volta non siamo riusciti a lavorare neanche per 5 giorni alla settimana”.
Ultimamente le giornate lavorative
settimanali sarebbero scese a quattro. L’operaio rivela che 3 delle 20
catene di montaggio del suo reparto avrebbero già smesso di lavorare per
Apple, servendo ordini di produzione di altre aziende. Queste
informazioni vengono confermate da un’altra fonte anonima, un uomo
d’affari nel settore dell’elettronica di consumo, che testimonia un calo
di guadagni da parte di quegli speculatori che cercano di piazzare nel
mercato cinese gli iPad acquistati a ribasso ad Hong Kong.
Assumendo come vere le indiscrezioni diffuse dalla testata taiwanese, due potrebbero essere le motivazioni:
un improvviso crollo nelle vendite del nuovo iPad o lo spostamento
della produzione in Brasile. La prima ipotesi, sebbene più intuitiva,
sarebbe alquanto discorde con i dati di vendita registrati al lancio del
nuovo prodotto: in pochi giorni il nuovo iPad ha ottenuto larghe percentuali nel traffico internet da Apple devices, mentre i dati ufficiali di Apple attestano
3 milioni di unità vendute in meno di 4 giorni! Sembra alquanto strano
un crollo di domanda d’acquisto così repentino, non giustificabile
neanche dalla diffusione sul web di denuncie di problemi e difetti del prodotto, che abbiamo già visto non corrispondono alla reale e globale esperienza degli acquirenti del tablet.
Un’altra ipotesi, di cui pochi hanno ancora parlato, potrebbe essere l’avvio massiccio della fase produttiva nelle nuove fabbriche Foxconn brasiliane associate al marchio di Cupertino [foto sopra]. Dopo esser stata annunciata l’imminente apertura nell’estate scorsa, già alcune indiscrezioni avevano fatto supporre lo spostamento di produzione dei nuovi iPad dalla Cina al Brasile. A fine anno il complesso Foxconn di Jundiaí, vicino San Paolo, aveva già iniziato ad assemblare gli iPhone 4 da 8GB, e dopo qualche mese la produzione si estesa anche ai nuovi iPhone 4S. Una recente notizia diffusa da MacRumors farebbe
supporre l’effettiva produzione di iPad 2 da 16GB e nuovi iPad in
Brasile, non rivelando però la quantità e le proporzioni rispetto alle
fabbriche cinesi. Al momento infatti nessuna fonte ha finora avuto modo
di accertare l’esistenza di nuovi iPad assemblati in Brasile e valutare
il reale progresso di questo spostamento della produzione dall’Asia al
Sud America che Apple sta cercando di portare avanti. Le voci diffuse
dal WantChinaTimes potrebbero essere un indizio, che ci fa sperare
nell’imminente abbandono da parte di Apple delle fabbriche cinesi,
teatro di tristi accadimenti.
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