La risposta ai Google Glasses in arrivo da Apple e Valve

Ieri mattina è stato avvistato il CEO di
Apple Tim Cook nel quartier generale della Valve Corporation a
Washington. La notizia è passata sottotono e ha aperto le porte alle più
fantasiose speculazioni circa le motivazioni di questa visita: per
primo si è parlato di un ipotetico progetto che coinvolgerebbe il Game
Center di iOS e la nota piattaforma di Steam, ma oltre supposizioni
campate in aria non è emerso nessun indizio. Ma nel pomeriggio,
casualità dei fatti, un impiegato della Velve, Michael Abrash, ha
pubblicato un post sul suo blog, offrendo interessanti dettagli circa il
progetto a cui starebbe lavorando insieme all’azienda: un computer
“indossabile”. È questa la risposta di Apple e Velve ai Google Glasses?
Il mese di aprile si è aperto con l’inaspettata presentazione e ufficializzazione del Project Glass di Google, un progetto reale del team di Mountain View finalizzato alla creazione di occhiali digitali,
completi di interfaccia grafica, riconoscimento vocale e collegamento
internet. Insieme al sorprendente annuncio, Google ha diffuso uno
stupefacente video-concept (vittima di divertenti parodie),
in cui vengono mostrate le potenzialità dello strumento nella vita di
tutti i giorni. Pochi giorni dopo è stato avvistato, durante un evento
di beneficenza, un primo prototipo di questi “Google Glasses” indosso a Sergey Brin,
uno dei fondatori storici di Google Inc. Non si sa ancora molto sui
tempi di produzione e commercializzazioni, ma stando a nuovi indizi che
subito sveleremo, la concorrenza (leggasi Apple) si sarebbe già attivata
per concorrere al progetto!
A dare la notizia dell’avvistamento di Tim Cook presso Bellevue, il quartier generale di Valve, è stato Apple Insider,
che ha corredato l’annuncio con rumors e supposizioni circa l’esistenza
di una partnership tra Apple e Valve per il rafforzamento del reparto
videoludico di iOS. A prova di questo veniva proposta una vecchia
intervista del 2007 in cui il cofondatore di Steam sosteneva
l’arretratezza (o meglio, l’assenza) del settore videogames sul primo iPhone
di Apple. Nel frattempo però, come tutti sappiamo, le cose sono
cambiate. Nel 2008 è arrivato l’App Store che può vantare oggi oltre
585,000 applicazioni, molte delle quali giochi. Ad aggiunta di ciò, con iOS 4.1, Game Center
ha iniziato ad offrire ai milioni di iOS gamers una piattaforma sociale
dedicata esclusivamente ai giochi per iDevices, attraverso la quale
confrontare i punteggi ottenuti e scoprire nuove applicazioni. Sebbene
l’ipotesi di una partnership tra le due aziende finalizzata al settore
videogames resta viva, una seconda ipotesi sembrerebbe più probabile, o per lo meno, più allettante!
Nessuno avrebbe pensato che Apple stesse già in gara contro Google per la realizzazione di occhiali 2.0. Di dispositivi “piccoli ed indossabili” in progettazione nei laboratori di Cupertino se ne parlò a fine 2011,
quando “una persona a conoscenza dei piani” di Apple rivelò al The New
York Times alcune indiscrezioni circa “la concettualizzazione e
addirittura la realizzazione di prototipi di alcuni dispositivi
indossabili”. Subito si pensò ad una nuova generazione di iPod Nano,
progettata appositamente per essere legata al polso. Ma queste
conclusioni affrettate potrebbero esser riviste alla luce di nuovi indizi.
Tutto parte da un post, recante data 13 aprile, scritto da Michael Abrash, sviluppatore presso Valve Software
nel settore Ricerca e Sviluppo. Sul suo blog, ha cercato di spiegare in
un unico articolo come è riuscito ad arrivare a questa ambito lavoro,
in che consiste e a quali progetti sta lavorando. I suoi primi incarichi
all’interno di Valve si sono limitati all’ottimizzazione di alcuni
giochi, tra cui Portal 2, ma ben presto, a detta di Michael, è nata la
voglia in lui di esplorare nuovi ambienti di progettazioni in cui
realizzarsi pienamente. È così che Abrash è sbarcato in un campo di
ricerca del tutto nuovo e all’avanguardia: la progettazione di “computer indossabili“.
Lo sviluppatore rivela alcuni interessanti dettagli circa il progetto a
cui starebbe lavorando Valve, forse spalla a spalla con i tecnici di
Cupertino. Per “computer indossabili” si intende infatti dei mobile
computer, del tutto simili a degli occhiali, in grado di offrire contemporaneamente una grafica digitale e la visuale del mondo reale, qualcosa di già visto nella saga cinematografica di Terminator [sotto immagine].

La visione futuristica condivisa dall’impiegato di Valve prevede che tra due decenni i “computer indossabili” diventeranno uno standard,
permettendo ad ognuno di avere 24 ore su 24 un computer a propria
disposizione. I tempi di diffusione previsti sarebbero: 3-5 anni per
vedere i primi esemplari in commercio, e 10 anni per raggiungere la
diffusione in larga scala.
Tra le ipotetiche caratteristiche
di questi computer mobile Abrash elenca: la possibilità di accesso al
web, la geolocalizzazione, l’interazione con un’interfaccia grafica, il
riconoscimento della direzione nella quale stiamo guardando, e tanto
altro ancora. Tuttavia, come tende a precisare l’autore, il progetto è
ancora in fase preliminare, e la produzione di “Steam glasses” sembra
alquanto lontana. D’altra parte, il lavoro di ricerca sta dando i suoi
primi frutti: “il team di sviluppo è cresciuto e sta facendo progressi”,
scrive. Sembra inoltre, dato l’invito rivolto a fine articolo dallo
stesso Abrash a chiunque fosse interessato, che Valve sia attiva nella
ricerca di nuove menti che contribuiscano a questo ambizioso progetto.
Un partner di indiscussa importanza potrebbe trovarlo in Apple…
Sebbene i lavori all’interno delle mura di Cupertino siano top-secret, l’interesse per degli occhiali digitali da parte di Apple non è mai mancato. Un brevetto depositato dall’azienda nel 2008 riguarda proprio un modello di occhiali, che grazie alla tecnologia laser
permetta al tempo stesso di vedere contenuti digitali proiettati sulle
lenti e mantenere nel limite del “normale” le dimensioni
dell’apparecchio, così da indossarlo quotidianamente [immagine sotto].

Nel 2010, fece parlare di sè un altro brevetto Apple,
intitolato “Head-Mounted Display Apparatus For Retaining a Portable
Electronic Device With Display”. Sebbene l’idea sembra alquanto folle –
guardate l’immagine sotto – anche questo brevetto testimonia ancora una
volta l’interesse di Apple nella creazione di una nuova famiglia di device, che sappia unire contenuti digitali a degli occhiali da portare sempre con sè.

Per ora possiamo solo viaggiare con la
nostra fantasia, ma il recente annuncio di Google potrebbe far correre i
tempi e accorciare l’attesa per la comparsa di questi nuovi prodotti
sul mercato.
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